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Le modalit culturali - Racconto

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Se oggi penso a quella famiglia, in fondo mi viene da sorridere.

 

Le cene, i pranzi, in una atmosfera quasi da novella di un novecento

alto borghese, tra persone di diversa età, diverso mestiere ma della stessa adeguata provenienza,  dove il tempo  si infila negli interstizi del vissuto

tra chiacchere, sfoggi di erudizione e gesti di patetico sussiego.

Ma su questa umanità varia e, in fondo, un po triste ( come avrebbero detto ) glissons..

 

Quello che, invece, ricordo meglio è l'egemonia culturale:  qui occorre

fare chiarezza, tra le letture di tanti giornali, saggi, libri,

il minimo comune denominatore è questa forma di dominio, direi quasi

una specie di imposizione della propria visione della vita 

forse non esplicitamente voluta ma inconsciamente innata.

 

Quando si dice  di avere la ventura di assistere alla cultura  che diventa una classe.

Senza voler scomodare Gramsci,  la modalità culturale  di questa

simpatica famiglia alto - borghese, ben consapevole di esserlo fin nel midollo

ma  altrettanto pronta a negarlo, è facilmente smascherabile.

 

E' la larvata, ma non ben nascosta,  volontà di dominio di una parte culturale, dicevamo alto borghese, su quella del proletariato.

 

E' inutile aver studiato, letto, aver conseguito lauree e diplomi, aver un curriculum

adeguato, qui signori si nasce e non basta, colti si nasce, è escluso a priori pensare che senza un adeguato pedigree  si possa essere considerati alla pari; la patina proletaria ti si appiccica addosso per sempre e non ci sono lavacri che possano portartela via.

Non è neppure questione di soldi, semmai di proprietà, ma questa è un'altra storia.

 

La modalità culturale, come  un fiume carsico, ogni tanto sembra improvvisamente scomparire e, si capisce, con uno sforzo intellettuale appena appena intuibile; per poi ricomparire alla luce, più  educata ed elegante di prima: avresti preferito uno schiaffo ben dato.

 

( fine prima parte)

 

 Antonello Farris - 20/12/2015 10:18:00 [ leggi altri commenti di Antonello Farris » ]

A quando la seconda parte? E perchè dosarlo così? Devi ancora scriverla?
Sembra interessante!

 ikavolk - 18/12/2015 10:31:00 [ leggi altri commenti di ikavolk » ]

Complimenti. Un audace e originalissimo modo di ironizzare sulla classe dei "nati per comandare". La mia curiosità aspetta la continuazione del racconto. Grazie.

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